Attualità Savona

Confcommercio Savona rilancia la campagna #ComproSottoCasa

Iniziano sabato 6 luglio i saldi estivi: un appuntamento molto atteso dai consumatori, ma che arriva anche in un contesto socio-economico complesso per i commercianti, caratterizzato da inflazione e incertezze meteo che hanno condizionato moltissimo le vendite.

In provincia è ormai iniziato il conto alla rovescia, a fare il punto è Laura Chiara Filippi per Ascom Confcommercio Savona: “I saldi arrivano quest’anno in un momento estremamente complicato per il settore. Il brutto tempo finora ha stravolto le consuete vendite stagionali, di conseguenza i commercianti che correttamente avevano rifornito i propri magazzini con grande anticipo, non hanno avuto modo di fare le corrette vendite di maggio e giugno e al prezzo giusto. Ora si affacciano ai saldi con un ampio campionario, ma, se da una parte questo aspetto rappresenta un’occasione per i consumatori, dal punto di vista dei commercianti è un problema, perché dovranno vendere a prezzi ribassati e ciò rischia di avere evidenti ripercussioni sull’economia del negozio”.

È in questo contesto che Confcommercio Savona ha deciso di rilanciare la campagna “#ComproSottoCasa” per incentivare gli acquisti nei negozi della provincia, in modo da sostenere le attività locali che, con il loro impegno e la loro professionalità, garantiscono un servizio alla collettività 365 giorni l’anno.

Di recente la Regione Liguria ha varato anche il marchio di qualità “Bottega Ligure” per dare maggiore valore agli esercizi commerciali storici e di pregio, certificare i servizi di vendita al dettaglio di prodotti della tradizione e locali e promuovere il turismo enogastronomico ed esperienziale di borghi e città.

“In questo contesto ponderare gli acquisti può far la differenza e, anche nei saldi, comprare sotto casa è un modo di sentirsi a casa e aiutare il settore”, sottolinea il presidente Confcommercio Savona, Enrico Schiappapietra.

In base ai dati Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.

“Ad affacciarsi ai saldi saranno 15,8 milioni di famiglie in Italia – interviene Donata Gavazza, presidente di Federmoda Confcommercio Savona – Questi saldi rappresentano per i consumatori un’occasione da non perdere, perché avranno ampia scelta, visto che i negozi sono particolarmente riforniti a causa dell’incognita meteo che non ha regalato giorni d’estate. La data arriva tuttavia in un momento cruciale per il settore e coincide con una fase di difficoltà: il comparto della moda si sta avviando verso decisioni e scelte essenziali per il futuro in un rapporto di filiera. Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda e ne riapre soltanto la metà. Questo è un dato allarmante, che deve far riflettere. Per noi oggi come in futuro è essenziale che almeno tutti abbiano le stesse regole e stesse date”.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base.

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.

Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

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