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West Coast Meeting 2024: dal 25 al 30 giugno a Finale Ligure

Un momento di riflessione anche durante la vacanza al mare. Il West Coast Meeting Finale
Ligure 2024 è anche questo, ma non solo: serate musicali, proiezioni, mostre e soprattutto
tanta condivisione.
L’esperienza che ha generato il Meeting di Rimini non è un episodio del passato, ma un
metodo che si ripete. Alcuni amici si chiesero come le tantissime persone che frequentavano
la località adriatica potevano incontrare qualcosa di bello e di vero. Oggi sulla riviera di
ponente ligure dopo tanti anni altri amici desiderano che accada un modo simile di
incontrarsi: è nato così il West Coast Meeting. Da quelle parti non c’è solo il Festival di
Sanremo.
Probabilmente è proprio questa la chiave di lettura di un successo che dura da otto anni e
che per questa edizione si sposta dalla storica sede della Marina di Loano all’affascinante
contesto dei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo. Un modo per incontrarsi nel senso
profondo del termine, non necessariamente tra persone che la pensano alla stessa maniera
o che proclamano formule risolutive, ma che scelgono di confrontarsi su questioni che la
realtà pone sotto gli occhi di tutti, anche da visuali diverse e sempre in dialoghi autentici,
stimolanti e coinvolgenti. E la formula piace.
Anche quest’anno, dal 25 al 30 giugno l’associazione Cara Beltà ospiterà una serie di
personaggi di livello altissimo. A oggi hanno confermato la loro presenza Carlo Cottarelli,
economista di fama, Don Marco Pozza, Andrea Simoncini, Vicepresidente della
Fondazione Meeting di Rimini, monsignor Vincenzo Paglia e Giorgio Vittadini.
Il titolo dell’evento rievoca la stagione dei grandi slanci ideali: “Siate realisti, domandate
l’impossibile”, frase di Albert Camus che riecheggiava durante il ’68 francese. “Abbiamo
scelto questa frase – racconta Paolo Desalvo, presidente dell’Associazione – perché
pensiamo che fotografi in maniera esemplare l’inquietudine ma anche gli indomabili desideri
del nostro tempo. Le preoccupazioni consuete, ma anche quelle inedite, come la guerra e
cambiamenti climatici, stanno creando enormi squarci di ansia soprattutto tra i più giovani,
che però per natura non possono rinunciare alle loro più profonde aspirazioni. Questa
inestirpabile capacità di speranza va raccolta, raccontata e sostenuta con delle ragioni
adeguate”.
Inoltre, tecnologia e consumismo si presentano oggi come suadenti e facili alternative alla
realtà: alla prova dell’esperienza, però, non soddisfano pienamente nessuno. Dentro ogni
uomo, infatti, c’è una spinta a conoscere il mondo e a realizzarsi che può trovare
soddisfazione solo in un rapporto sincero con le cose così come stanno.
Si parlerà quindi di giovani e con i giovani; ma anche di anziani, rileggendo una proposta di
legge per l’Anzianità Attiva nel tentativo di capire come sia possibile recuperare l’esperienza
e la saggezza di una fascia sociale che diventa ogni giorno più ampia, e che può essere
pensata come una preziosa risorsa, non solo un peso per la comunità. “Una società che
metta al centro le persone e non l’economia deve riuscire a creare un ponte tra giovani e
terza età, riconoscendo dignità e protagonismo a tutti”, spiegano gli organizzatori del West
Coast Meeting.
Si parlerà anche di economia e politica, dal mercato del lavoro in Italia al tema degli
scambi commerciali tra Oriente e Occidente, al ruolo degli Stati Uniti nell’assestamento dei
nuovi equilibri planetari. In scenari di questa ampiezza è sempre più difficile non solo
immaginare soluzioni, ma addirittura inquadrare adeguatamente i problemi: il mondo è
sempre più complesso, le relazioni più difficili e la realtà fattuale sfuggente, “impossibile” da
affrontare. Eppure, questa è l’idea di fondo, in ogni contesto possono crescere spazi di
umanità e intelligenza che rendono realistica la speranza di percorsi positivi.
Non a caso, tra le tante iniziative collaterali che l’evento di Finalborgo ha in serbo, c’è la
mostra, già esposta nel Meeting di Rimini qualche anno fa, sul giudice-ragazzino Rosario
Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990. Un giudice che ha guardato in faccia la realtà
durissima della violenza e della corruzione ferocemente attive nel suo territorio, le ha
combattute con la fatica e la serietà del suo lavoro quotidiano, lontano dai clamori mediatici,
fino al sacrificio della sua stessa vita. L’emblema del West Coast Meeting 2024 è un giovane
uomo che ha realizzato l’impossibile, radicando il suo coraggio e la sua speranza nella fede
cristiana, in un orizzonte cioè infinitamente più ampio della sua capacità personale, tanto da
essere stato recentemente proclamato beato dalla Chiesa Cattolica.
In conclusione, Paolo Desalvo ha voluto esprimere i ringraziamenti alle istituzioni e agli
sponsor: “Desidero esprimere i miei più sinceri ringraziamenti al Comune di Finale e alla
Fondazione De Mari, nonché agli sponsor che hanno creduto al nostro progetto e lo hanno
sostenuto con entusiasmo”.

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