Attualità Finale Ligure

Finale Ligure, Ex aree Piaggio, Berlangieri: “Occasione persa in passato, serviva un nuovo accordo di programma”

La recente notizia dell’aggiudicazionedelle ex aree Piaggio se da una parte è positiva,consentendo d’intravvedere una possibilità di sblocco a una situazione incagliata da troppi anni, dall’altra lascia un po’ di amaro in bocca perché la questione poteva esser gestita in modo più efficace e utile per la comunità finalese.

Era evidente, come documentato dalle richieste di variante e dallo stato di abbandono e degrado dell’area, l’estrema difficoltà ad attuare il PUO(Progetto Urbanistico Operativo) per la riqualificazione delle aree,di cui all’accordo di programma dell’agosto 2008 per il potenziamento e la rilocalizzazione in Villanova di Albenga della Piaggio Aereo Industries SpA.

Preso atto delle mutate condizioni socio-economiche, che hanno reso di fatto impossibile attuare il PUO, fino alla sentenza del novembre 2022 del tribunale di Torino di messa in liquidazione giudiziale del soggetto attuare del PUO, e dell’avvenuta rilocalizzazione della Piaggio a Villanova, senza peraltro aver mantenuto il rispetto dell’invarianza occupazionale, che hanno fatto venir meno il presupposto dell’intervento di urbanizzazione sulle aree finalesi, si doveva procedere a un processo di revisione dell’accordo di programma dell’agosto 2008 cambiandone radicalmente i presupposti, non più la costruzione di un nuovo quartiere residenziale ma un processo di riqualificazione delle aree finalesi ex Piaggio fondato sui due principi: creare dove c’era lavoro nuove opportunità occupazionali sostenibili e di qualità, restituire alla città servizi e spazi per essa vitali (parcheggi, polo scolastico, parco urbano, aree e contenitori per i giovani, lo sport, gli eventi e il benessere, ecc.)

Era essenziale avviare un percorso, peraltro in momento favorevole in cui si stava programmando l’uso delle risorse del Pnrr e dei fondi strategici comunitari regionali e nazionali del nuovo settennato, di concertazione con gli enti interessati per ridefinire obiettivi, interventi, impegni e fonti di finanziamento (ad esempio Regione e Ministero per la messa in sicurezza del Pora e il nuovo ponte sull’Aurelia, Rete Ferroviaria Italiana – RFI – per il ponte sulla ferrovia e il parcheggio multipiano, ecc.) del nuovo accordo di programma e procedere al coinvolgimento dei privati utilizzando i nuovi strumenti di partenariato, come la Società di Trasformazione Urbana (art 120 del Testo Unico Enti Locali Dlgs 267/2000), prevedendo la loro remunerazione nei processi di sviluppo economico e di nuova impresa!

Questo avrebbe consentito di governare direttamente nell’interesse pubblico (lavoro e servizi per la Città) il processo di riqualificazione delle aree con un rapporto di partnership con il privato, sostenibile e virtuoso per entrambi.

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