Albisola Cultura e Spettacoli

On line il nuovo sito dedicato alla Villa romana di Albisola

La pubblicazione del sito web dedicato all’Area Archeologica di Alba Docilia conclude una serie di interventi finalizzati alla valorizzazione di una delle aree archeologiche più importanti della Liguria, attuata attraverso opere di miglioramento in termini di fruizione volute dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Albisola Superiore e finanziate dal Ministero della Cultura a partire dal 2021.

Dopo la creazione di un logo da affiancare a quello della Soprintendenza, la rinnovata identità visiva e comunicativa ha preso forma con l’installazione di pannelli illustrativi con lo scopo di creare un percorso di visita e agevolare la comprensione dei resti antichi.

La seconda fase del progetto si è incentrata sulla riqualificazione dell’area attraverso il rifacimento del manto erboso con un nuovo impianto di irrigazione e la posa di ghiaia per evidenziare gli ambienti che all’epoca erano i vani residenziali e termali. La realizzazione, attuata dal Comune con il benestare della Soprintendenza, di un sistema di illuminazione sia generale, sia d’accento per i pannelli, ha completato gli interventi in situ rendendo il monumento apprezzabile anche nelle ore serali e notturne.

La Soprintendenza ha ultimato le opere scegliendo di creare uno strumento digitale in grado di far conoscere maggiormente l’area, di accompagnare il visitatore, di rendere fruibile il monumento anche da parte di chi non è sul luogo, di agevolare la comprensione delle strutture emergenti con l’inserimento di contenuti accessibili a beneficio di un pubblico eterogeneo di non specialisti.

“E’ stato senza dubbio un grande privilegio partecipare a questo progetto, che è stato prima di tutto un lavoro di squadra. Protagonista di questo contenuto digitale è la grande villa di epoca romana imperiale di Alba Docilia (l’antico nome di Albisola) che visse il culmine della sua frequentazione durante il II secolo d.C. – commenta la dottoressa Starna, archeologa a cui è stato affidato il servizio di design e progettazione – L’idea di fondo è stata quella di realizzare un sito che si caratterizzasse per alcuni aspetti fondamentali: essere facilmente fruibile, grazie alla ottimizzazione per dispositivi mobili e dando al fruitore la possibilità di scegliere tra la lettura e l’ascolto dei testi; essere accogliente nel linguaggio mantenendo un imprescindibile profilo scientifico; essere uno strumento che riuscisse a mostrare e a “far parlare” alcuni dei numerosi reperti rinvenuti durante gli scavi nel corso degli anni”.

“Sono infatti soprattutto gli oggetti della vita quotidiana e i resti dell’apparato architettonico e decorativo che ci aiutano a comprendere come vivessero qui le persone in epoca romana e quale fosse l’aspetto della villa nel periodo del suo massimo splendore”, conclude la dottoressa Starna.

“Riqualificazione e apertura alla cittadinanza per restituire a Albisola Superiore un sito di massimo interesse storico. Sono stati questi i due presupposti alla base del lavoro sinergico avviato oltre tre anni fa dalla Soprintendenza e dall’Assessorato alla Cultura, con il chiaro obiettivo di rendere l’area archeologica parte integrante del percorso culturale della Liguria”, commenta Simona Poggi, assessore alla Cultura del comune di Albisola Superiore.

“Il sito è stato pertanto oggetto di  importanti lavori di restyling che hanno permesso di valorizzare e potenziare la fruizione da parte di scuole, turisti e gruppi organizzati. Un percorso articolato in più fasi, che ha visto Soprintendenza e amministrazione comunale trasformare la villa romana in un luogo di attrazione storico-culturale funzionale, accessibile e dinamico”.

“Numerosi gli eventi che hanno avuto come palcoscenico naturale l’area. Tra questi ampio successo di pubblico per visite guidate e gli immancabili concerti al chiaro di luna. Uno degli appuntamenti più amati della scorsa estate è stato infatti ‘Colonne sonore in Villa Romana’ con i maestri Maurizio Ganora, Elisabetta Rossi e Roberto Stuffo. I lavori si concludono con il nuovo sito ministeriale realizzato dalla Soprintendenza, un valore aggiunto alla promozione della mansio”, conclude la Poggi.

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