Attualità

Sciopero degli ispettori del Lavoro il 30 ottobre 2023

Gli Ispettori del Lavoro e tutto il Personale dell’I.T.L. di Savona e di Imperia riuniti in assemblea il 23 Ottobre 2023, hanno dato pieno sostegno alla proclamazione dello sciopero nazionale indetto da Fp Cgil, Cisl Fp Uil Pa, Flp Confsal Unsa, Confintesa e Usb, previsto per la giornata del 30 ottobre.

“Si terrà un Presidio a Roma e uno a Genova, e verranno consegnati ai Prefetti di tutte le Province della Regione, documenti che illustrano la vertenza in atto. Le assunzioni effettuate nell’ultimo anno, sia di Ispettori Ordinari che di Ispettori Tecnici, non hanno risolto la grave carenza di organico delle sedi territoriali che si sono depauperate di Personale nel corso degli ultimi 15 anni, a causa del blocco quasi totale del turnover Anche la situazione del Personale Amministrativo presenta notevoli carenze sia di Funzionari che di Assistenti”, spiegano Domenico Mafera, segretario Cisl Fp Liguria e Giancarlo Bellini, segretario Fp Cgil Savona.

“La consistenza di organico è la prima condizione per garantire presenza costante sul territorio, e un livello adeguato di controllo delle attività produttive, sia per quanto attiene la verifica degli adempimenti amministrativi e previdenziali in fase di assunzione, sia per quanto attiene la tutela della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro. Rileviamo, come anche riportano le notizie di stampa di questi giorni, che nella nostra Regione il livello di evasione, anche contributiva, è sopra la media delle Regioni del Nord Italia, e Nazionale, in particolare per la specificità del tessuto produttivo formato da moltissime micro-aziende”.

“Solo un monitoraggio e una verifica costante del mondo del lavoro consente la sostanziale tutela di Lavoratori e Aziende come prevista dalla nostra Costituzione. Proseguono i rappresentanti sindacali, Bellini e Mafera, le strutture territoriali, inoltre, vanno dotate di mezzi e strumenti, nonché di applicativi informatici idonei, che spesso mancano, per rendere efficaci ed efficienti le attività svolte”, proseguono.

“Al Governo con lo sciopero nazionale del 30 ottobre vogliamo ribadire che – al di là di tante parole – la lotta al lavoro nero, precario e sfruttato, il contrasto agli incidenti mortali sui luoghi di lavoro e l’efficacia delle politiche attive del lavoro si possono realizzare solo attraverso nuove assunzioni e investimenti economici destinati al personale dell’Ispettorato del Lavoro, così da conseguire la piena valorizzazione delle risorse umane disponibili e rendere più attrattivi questi Enti per i giovani che partecipano ai concorsi (anche nella nostra regione, e non solo, risultano vacanti molti posti, e molte delle graduatorie nazionali sono infatti in fase di scorrimento per la rinuncia del personale al posto di lavoro)”.

“A ormai diversi anni dalla costituzione dell’Ispettorato del Lavoro come Agenzia autonoma, permangono criticità nel funzionamento delle strutture a fronte, invece, di uno squilibrio tra il livello di impegno e responsabilità e il riconoscimento economico che sarebbe dovuto al personale, per l’importante funzione sociale svolta. Per valorizzare il ruolo svolto e rendere appetibili le assunzioni è necessario incentivare economicamente il Personale, destinando maggiori risorse, anche derivanti dalla lotta all’evasione ed elusione contributiva”.

“Dopo la mobilitazione dello scorso anno è stata adeguata l’indennità di perequazione sull’anno corrente, già prevista per gli altri Ministeri, ma senza riconoscere la decorrenza iniziale. Si deve iniziare da qui, il mancato riconoscimento dell’indennità rappresenta già una grave discriminazione rispetto alle altre Amministrazioni del Comparto Ministeri. All’avvio dell’iter parlamentare di approvazione della Legge di Bilancio chiediamo al Governo un forte impegno, vanno previsti gli emendamenti necessari per far cessare la differenza di trattamento, riconoscendo gli arretrati, e vanno messe in campo risorse per potenziare le Funzioni Ispettive e le attività a sostegno delle stesse”.

“Per questo prosegue la nostra mobilitazione, con lo sciopero del 30 ottobre e con le ulteriori iniziative che dovessero rendersi necessarie”.

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