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Savona, Dodici anni dopo la Cavalleria Rusticana: doppio appuntamento di passione e redenzione al Teatro Chiabrera

Per la prima volta in scena a Savona, il Teatro dell’Opera Giocosa propone una
serata all’insegna della Cavalleria Rusticana impreziosita dal suo sequel, dal
titolo Dodici anni dopo. Doppio l’appuntamento al Teatro Chiabrera di
Savona: lo spettacolo andrà in scena venerdì 27 ottobre alle ore 20.00 e
domenica 29 ottobre alle ore 15.30.
Ben nota è la storia della celebre opera (la prima) di Pietro Mascagni, ancora oggi
ampiamente riconosciuta come capolavoro del repertorio tradizionale. L’Atto unico
è ambientato in un paesino della Sicilia, nel giorno di Pasqua: tra la folla di paesani
in festa, matura una complicata storia d’amore, resa tale da passioni, tradimenti e
gelosie, che porta a un’inevitabile tragica fine. Ma grazie a un’idea di Franco
Zappalà, regista e attore siciliano (direttore del Gran Teatro Tenda Zappalà), la
vicenda prosegue esattamente Dodici anni dopo, sempre nello stesso piccolo
paese siciliano e ancora una volta nel giorno di Pasqua.
I protagonisti sono sempre gli stessi: la storia inizia con Alfio che esce di prigione,
bramoso dal desiderio di essere perdonato da tutti; Santuzza, segnata dalla tragedia
che l’ha colpita, deve provvedere alle cure di Gna Lucia e di Turidduzzu, figlio
dodicenne nato dalla relazione con Turiddu; infine Lola, che continua a far sfoggio
della sua bellezza immutata negli anni, quasi indifferente alle disavventure
procurate. In un clima di redenzione che caratterizza il finale dell’opera, Alfio
riuscirà nel suo intento.
Il sequel, che conserva alcuni tratti fondamentali della Cavalleria Rusticana
(organico orchestrale similare, la ”Preghiera”, lo “Stornello di Lola”, il “Brindisi” e
l’Intermezzo, composto rigorosamente in tonalità di fa maggiore) è ispirato
all’omonimo dramma popolare di Giovanni Grasso, uno dei più grandi attori
tragici del novecento riconosciuto in tutto il mondo come uno degli artefici
dell’ispirazione del metodo Stanislavskij. La musica è di Mario Menicagli, abile
Direttore d’orchestra che ha portato su molti palchi nazionali un vasto repertorio
lirico con particolare riferimento a Pietro Mascagni. Il libretto è sempre di
Menicagli, con la preziosa cooperazione di Lido Pacciardi.

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