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Rigassificatore a Vado, la questione arriva in Parlamento. Il Ministro Fratin: “Il procedimento di Valutazione di impatto ambientale è ancora nella fase iniziale”

La questione relativa posizionamento del rigassificatore al largo di Savona e Vado Ligure è arrivata in Parlamento dove i parlamentari liguri Luca Pastorino e Ilaria Cavo insieme ad Angelo Bonelli hanno posto la questione al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin durante il question time alla Camera. Il ministro ha risposto che il procedimento di Valutazione di impatto ambientale è ancora nella fase iniziale.

“Solo a seguito di tale fase, e una volta acquisite le osservazioni del pubblico e i pareri delle amministrazioni, si procederà alla valutazione tecnica. In tale sede sarà possibile valutare tutti gli aspetti in relazione ad eventuali cumuli di impatti, alle ripercussioni sulla salute umana, alla biodiversità e al contesto ambientale, ai siti Natura 2000, tenendo in conto delle osservazioni e dei pareri acquisiti”.

Ilaria Cavo di “Noi Moderati”, ha ribadito che: “Si tratta di un’opera necessaria e strategica per l’approvvigionamento energetico del nostro Paese e per la diversificazione delle fonti energetiche. Il ministro ha precisato come l’autorizzazione alla costruzione dovrà essere comprensiva della Valutazione di impatto ambientale, ora in fase iniziale, e come, per ciò che concerne la sicurezza dell’opera, i consumi e le fonti di approvvigionamento di gas, verranno costantemente monitorati al fine di garantire il rispetto del regolamento di sicurezza 1938/2017 con riguardo al documento di analisi dei rischi e all’aggiornamento di piani di azione preventiva e di emergenza. Confermato che il procedimento del terminale galleggiante di Vado comporterà anche il processo di individuazione di opere compensative”.

“Il ministro Pichetto Fratin sostanzialmente non ha risposto, ha solo evidenziato che l’iter si trova al suo inizio. Le criticità però restano forti, come ho ricordato in aula e come si evidenzia dai rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità”. Sono state le parole del deputato PD Luca Pastorino che ha sottolineato come le priorità siano: “La salute pubblica e la sicurezza in primis, la seconda è la zona di conservazione speciale dei fondali Noli-Bergeggi messa a rischio, terzo è che non sia (come viene dichiarato) un’opera urgente e necessaria poiché i dati dei ricercatori Re Common dicono chiaramente che la domanda di gas nel nostro Paese è in costante diminuzione e che la capacità infrastrutturale del sistema oggi garantisce il doppio della domanda del gas prevista al 2026”.

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