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Genova in vetrina questa sera con il primo episodio di Blanca 2

Ripartono stasera gli episodi della nuova serie di Blanca 2 con Maria Chiara Giannetta. Blanca, diventata consulente della Polizia genovese a tutti gli effetti,  si trova ad affrontare anche sul lavoro sfide difficili e ad altro rischio, che la rendono nuovamente protagonista delle indagini del commissariato San Teodoro.  Con lei, gli amati compagni di avventura: la fedele Linneo, suo cane guida, Lucia (Sara Ciocca), che avrà un ruolo ancora più importante, il padre Leone (Ugo Dighero) e l’amica Stella (Federica Cacciola). E poi, i colleghi del commissariato: Bacigalupo (Enzo Paci) e soprattutto l’ispettore Liguori (Giuseppe Zeno), che farà ingelosire Blanca con una donna che viene dal passato. E poi, Sebastiano detto Nanni, (Pierpaolo Spollon), di cui verranno alla luce nuovi lati inediti.

Ma compaiono anche nuovi personaggi che costringono la protagonista a fare i conti con la sua storia e con chi vuole essere, combattuta tra il desiderio di assoluta autonomia e il bisogno di un supporto, perché l’incarico da consulente della Polizia non le permette di occuparsi delle faccende di casa. È a questo punto che compare Elena (Michela Cescon), che si propone come collaboratrice domestica. La donna che Blanca assume, senza pensarci troppo, nasconde però, un segreto.

Ogni puntata di “Blanca” racconta un’indagine ambientata tra i luoghi più caratteristici di Genova, che appare in una veste inedita e piena di colori. Oltre ai gialli verticali, a legare tutti gli episodi c’è un nuovo intrigante giallo di stagione: un misterioso attentatore seriale semina il panico in città, facendo esplodere alcune bombe. Blanca viene coinvolta in prima persona e in una corsa contro il tempo fa di tutto per proteggere le persone che ha attorno. Ma non sarà sempre possibile. In questa nuova stagione Blanca imparerà che amici, amanti e colleghi a volte vanno lontano portandosi via un pezzo di cuore, senza la possibilità di proteggerli. E di proteggere se stessi.  Ma realizzerà anche, con nuova consapevolezza, che solo accettando questo rischio, si può apprezzare davvero “la bellezza di ballare sotto la pioggia”.

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