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“Lo straniero” di Albert Camus stasera in piazza San Matteo a Genova

L’opera forse più celebre di Albert Camus, “Lo straniero”, rivive domanivenerdì 28 luglio alle 21,15 in piazza San Matteo, nell’ambito del Festival in una notte d’estate, nella rappresentazione proposta da Akròama Teatro Cagliari, per la regia di Lelio Lecis, con Simeone Latini nella parte di Mersault, anonimo impiegato trovatosi a fare i conti con la sua vita grigia e senza ambizioni al funerale della madre. Lo spettacolo, reso in forma di monologo, mette a fuoco il senso dell’assurdo di una vita nella quale anche la morte e un casuale omicidio possano condurre alla coscienza d’essere e di sentire.

La storia, narrata dallo scrittore francese Albert Camus nel romanzo pubblicato nel 1942, si sviluppa in una immaginaria aula di tribunale, dove Meursault rivive gli ultimi istanti della sua vita in una sorta di Via Crucis. Lo spettacolo mette a fuoco lo stravolgimento della sua vita nell’arco di appena quattro giorni con un percorso che lo porterà alla morte. Il protagonista, infatti, finisce sulla ghigliottina per aver sparato sulla spiaggia ad un arabo che lo minacciava con un coltello. Ciò che però determinerà la condanna del giudice non sarà questo episodio, quanto l’atteggiamento ritenuto freddo e indifferente tenuto da Meursault di fronte alla morte della madre.

In scena si ripercorre il processo e la condanna dell’impiegato, che lentamente s’impadronisce di sé e, in nome della verità, arriva all’anticonformismo che lo rende appunto “straniero” rispetto al mondo, vittima consapevole della condizione umana. I costumi sono di Marco Nateri, la scenografia di Valentina Enna, le musiche sono di Peter Gabriel e tratte dalle tradizioni arabe; l’assistente alla regia è Julia Pirchl, l’assistente costumi e spazio scenico Stefano Cancellu, sarta Adriana Geraldo; la direzione tecnica è di Lele Dentoni. La fotografia è di Francesca Mu.

Ancora musica in chiusura di settimana al Festival in una notte d’estatesabato 29 luglio, con i MishMash che presentano il loro ultimo album “E così tutto cambia”. Gruppo unico nel suo genere, i MishMash uniscono in un percorso tra tradizioni popolari e intercultura quattro musicisti appartenenti ad altrettante differenti fedi religiose: buddismo, cristianesimo, ebraismo e islam. Sono Marco Valabrega a violino e viola, Nicola Pignatiello alla chitarra, Bruno Zoia al contrabbasso e Mohssen Kasirossafar alle percussioni persiane; insieme a loro, anche la cantante italo-turca Yasemin Sannino e Daniele Valabrega alla viola.

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