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CGIL Savona su accoglimento Tar del ricorso del Policlinico di Monza su ospedali di Albenga e Cairo: “Un’altra figuraccia dell’Amministrazione Regionale”

“Chissà quale altro pasticcio ha in testa l’amministrazione regionale per quanto riguarda il tema socio-sanitario. Un altro bando per privatizzare un pezzo di sanità pubblica? Un altro soggetto a cui svendere un pezzo di servizi e attività socio sanitarie? La cosa più triste è che non poteva che andare così. Così come denunciamo da anni ai sindaci del territorio, chiedendo un intervento forte a difesa della sanità pubblica e alla Regione Liguria ogni qualvolta abbiamo avuto la possibilità di incontrarla, poche, pochissime, visto che il presidente nonché assessore alla Sanità è troppo impegnato alla questioni romane”. Fanno sapere da CGIL Savona: “La Regione dopo 7 anni di errori, sbagli, retromarce, mancanza di progettazione in tema di socio sanitario, oggi viene ancora una volta messa all’angolo dal Tar con la definitiva sentenza che accoglie l’azione di risarcimento del Policlinico di Monza del danno da mancata aggiudicazione e condanna l’ente regionale a corrispondere al gruppo sanitario lombardo la somma di 314.887,95 euro, oltre agli interessi legati alla pubblicazione della sentenza”. 

“Un’altra figuraccia dell’amministrazione regionale, ma soprattutto l’ennesima dimostrazione dell’incapacità politica di amministrare la sanità in questa Regione. Nel frattempo la situazione è diventata insostenibile per migliaia di cittadini, nell’attesa del “privato” si è depauperato un pezzo importante di sanità pubblica. Basta rispondere ad una domanda molto semplice: ci sono più servizi e attività socio sanitarie oggi o 6/7 anni fa? La risposta è fin troppo ovvia è davanti a tutti, ma lo è soprattutto chiaro alle migliaia di cittadini che vivono in Val Bormida e nell’albenganese, non servono altre parole, chiedete a loro”. 

“In questi ultimi due anni non sono state mantenute le promesse da parte della Regione in merito alle varie riaperture delle attività depotenziate in epoca Covid (punti di primo intervento H24 di Cairo Montenotte e Albenga, nonché il punto nascite di Pietra Ligure), ma soprattutto la Regione sostiene che non sia più necessario privatizzate perché i due ospedali rientrano nel nuovo piano sanitario collegato alle risorse del Pnrr. Vero, le due strutture non saranno più nosocomi, ma verranno declassati e depotenziati con la loro trasformazione in ospedali di comunità. L’esatto contrario di ciò che ha bisogno il territorio”. 

“La responsabilità di questo disastro è dell’amministrazione regionale, ma più in generale è da attribuire anche a quelle istituzioni locali come sindaci e consiglieri comunali che in questi anni (e addirittura in queste ore) continuano a sostenere queste scelte e questo modello socio sanitario”. 

“Ci vorrebbe il coraggio di dire chiaramente che si è sbagliato. Servirebbe un atto di responsabilità vero. Una nuova programmazione da condividere insieme alle comunità, le organizzazioni sindacali, i lavoratori del comparto e le istituzioni locali. L’obiettivo? Costruire un nuovo modello socio sanitario che parte dal potenziamento della sanità territoriale e della rete ospedaliera presente. Contrariamente non potranno arrivare quelle risposte fondamentali per la tutela del diritto alla salute”, conclude la Cgil Savona.

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