Politica

Euro 2020, feste in piazza. Toti non le manda a dire: “Chi oggi condanna le feste di ieri è in malafede e rappresenta una visione del mondo che gode della paura e della chiusura”

“Non posso veder calare anche gli ultimi letti Covid in ospedale e leggere uccelli del malaugurio che si scatenano contro le feste in piazza per i campionati Europei che non vincevamo da 53 anni”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
“Ci sono medici, presunti scienziati, forze politiche ed esponenti delle stesse che del virus hanno fatto un tema di rivalsa sociale, un sistema che impedisce alla gente la gioia, la voglia di vivere, il desiderio di ripartire.
Altri che temono, quando tornerà la normalità, di scomparire dagli schermi con il loro soloneggiare”, ha proseguito.
“Basta ora. Le vaccinazioni vanno avanti, magari occupiamoci di spronare chi ancora non lo ha fatto. E su questo tutti i partiti e i leader politici abbandonino ogni ambiguità: non vaccinarsi è un male assoluto.
Vero che il Covid torna a crescere, è chiaro visto che finalmente i cittadini possono vivere. Ma chi adora il Covid come stile di vita e non sa rinunciare alla paura, non dice la verità: cresce la diffusione del virus ma non crescono i pazienti in ospedale. Questo perché in Italia le persone fragili, quelle che vanno in ospedale se si ammalano, sono per larga parte vaccinate.
I paesi che stanno chiudendo di nuovo spesso non raggiungono il 5% della popolazione vaccinata. L’Italia è quasi al 60%, la Liguria anche oltre.
Organi di stampa, forze politiche: serve serietà. Chi oggi condanna le feste di ieri non solo è in malafede, ma rappresenta una visione del mondo che gode della paura e della chiusura.
Sono stato fino alle due in piazza con i ragazzi di Genova. Ci siamo stretti in una vittoria che ha il sapore del futuro, dopo tanti mesi di assenza di vita. Chi non capisce, si chiuda pure in casa anche senza Covid. Perché l’Italia non ha bisogno di lui!”, ha concluso.

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