Politica

Genitore 1, genitore 2. Vaccarezza (Cambiamo!): “Lascia stupefatti, la negazione delle parole madre e padre”

Il consigliere regionale Angelo Vaccarezza, nonché coordinatore regionale e capogruppo di “Cambiamo”, commenta: “Il dibattito politico di questo particolare momento storico dovrebbe considerare le priorità incombenti, in epoca di pandemia e conseguente aggravamento della crisi economica e sociale. Lascia stupefatti, se non sgomenti, che l’argomento affrontato, ritenuto più importante, sia l’assegnazione della genitorialità affidandola alla triste identificazione numerica 1 e 2, e la negazione originale di essa eliminando le parole madre e padre”. 

“Un’alienazione delle figure genitoriali, nella forma, ed ancor più drammaticamente nella sostanza, argomentata come una necessità burocratica in nome dell’adeguamento alle normative europee. I miei figli si chiamano Elisa e Nicola, e di entrambi io sono il padre”. 

“Nel nostro Paese si vive da molto tempo una crisi di valori sempre più evidente: confondere e cancellare i pochi punti di riferimento etici, morali e religiosi, disconoscendo l’autorevolezza della famiglia, delle istituzioni, dileggiando il valore delle divise, della Religione, è un comportamento nel quale non solo non mi riconosco, ma che ritengo aberrante e pericoloso”. 

“Ai miei figli ho insegnato orgogliosamente il valore di madre e padre, non riducendoli a due termini facilmente sostituibili con assegnazione numerica ( perché le parole hanno sempre un significato). Ma ho soprattutto insegnato loro il valore della dimora protettiva, affettiva e sociale, dove loro possono e devono sentirsi sempre al sicuro”. 

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