“Bel risultato di coesione”
Soddisfazione del PD savonese dopo il consiglio comunale di ieri: “Le nostre mozioni Covid-19 sono state approvate all’unanimità Si tratta di un bel risultato anche di coesione del Consiglio su questo tema”.
“Sui tamponi e sul monitoraggio pensiamo debbano essere fatte richieste sostenibili.Crediamo che le categorie e gli ambienti più a rischio debbano essere monitorati con cura e attenzione sia per la loro incolumità sia per quella delle persone con cui hanno a che fare. E crediamo che la strada del potenziamento dei laboratori pubblici sia la prima strada giusta da percorrere”.
“Due punti: potenziamento dei laboratori pubblici in personale e strumenti al fine di aumentare la produzione di tamponi per poterli distribuire alle categorie che offrono servizi essenziali e che hanno un contatto con il pubblico.In particolare e con urgenza: personale medico, infermieristico e OSS, farmacisti, medici di medicina generale, personale e volontari delle pubbliche assistenze e delle forze dell’ordine, personale e ricoverati delle RSA e delle Residenze Protette; potenziamento dell’approvvigionamento dei test sierologici per facilitare una diagnosi rapida ai Pronto Soccorso e l’osservazione dell’andamento della malattia fino alla guarigione. Questa mozione era stata firmata insieme a noi dagli altri capogruppo di minoranza”.
“Seconda mozione sul sostegno delle fasce più deboli. Tre punti: 1) Istituzione di un tavolo di monitoraggio e coordinamento tra Assessorato ai Servizi Sociali, le associazioni, gli enti del territorio e le associazioni del commercio al dettaglio e della grande e media distribuzione al fine di mappare, monitorare e provvedere al supporto dei cittadini in condizione di fragilità, anche attraverso la consegna a domicilio di generi alimentari e farmaci o altri generi necessari. Quest’ultima iniziativa risulta ancor più importante oggi dopo i provvedimenti urgenti intrapresi dal Governo e che destinano alla Città di Savona 320 mila euro;
2) supporto e valorizzazione a 360° il lavoro dei centri antiviolenza savonesi e di Telefono DonnaSavona – che ha ampliato il servizio di ascolto diretto – in questo momento difficilissimo per chi vive situazioni di violenza domestica. Dover restare a casa, infatti, costringe alcune donne a subire ancora di più la violenza da parte dei propri conviventi. I numeri sono molto preoccupanti: il 50%in meno di telefonate al 1522 e il 50%di denunce in meno da donne maltrattate durante questa pandemia”;
3) impegno di Regione Liguria e Alisa nella soluzione del problema che hanno le famiglie con disabili gravi in questo periodo di emergenza in cui l’assistenza domiciliare è stata sospesa, per esempio con una mappatura dei casi indifferibili che hanno bisogno di una immediata soluzione”