Cultura e Spettacoli In Primo Piano

Sanremo 2020, c’è tutto: la musica, le lacrime, il divertimento e le emozioni

Fiorello meno invasivo del previsto. Amadeus grande conferma, Rula Jebreal racconta il suo dramma e si commuove

Nel nome del padre e di Fiorello! In fondo Sanremo è una liturgia ed è naturale che ad aprirlo sia un messaggio di…Rosario. Insomma nomen omen per il big dei big dei palcoscenici. “Davvero è un festival a rischio 15%, ma non è blasfemia. Faccio un appello al Santo Padre: non disdica il canone Rai”. Prosegue: “Sanremo è una delle tante disgrazie con cui è iniziato questo 2020, dopo il virus. C’è stata una moria di ospiti: Salmo, Jovanotti, la Bellucci sono scappati manco fossero elettori del Movimento 5 Stelle”. Si entra subito nel clima teso e incerto dei voti e dei primi verdetti che nella prima mezz’ora celebrano il passaggio del turno di Tecla con “8 marzo” che batte di un’incollatura gli Eugenio in Via di Gioia e Leo Gassman con “Vai bene così” che ottiene un successo pieno su Fadi. La gara ha ritmi travolgenti, radiofonici perchè Amadeus è uno che la Tv la sa fare e porta la sua esperienza di ex conduttore della radio sullo schermo abbattendo i ritmi lenti e compassati che per anni hanno fatto assomigliare il Festival alla processione del Venerdì Santo.

Questa 70° edizione parte di slancio, è fresca, veloce, piace. E’ la festa dell’Italia goduriosa e del debito pubblico. Tiziano Ferro emoziona con “Nel blu dipnto di blu” facendo cantare anche la sala stampa, i suoi tre inserti musicali sono di qualità assoluta, rara: Un bacio al cielo e poi un pianto liberatorio, stretto in un abbraccio ad Amadeus: “Almeno tu nell’universo” tocca il cuore di tutti. “Accetto Miracoli” completa la trilogia. Per la prima volta in 69 anni tutta la città è coinvolta in un abbraccio musicale. Certo, i posti di blocco delle forze dell’ordine per garantire la massima sicurezza non si contano, la gente si raduna in piazza per seguire la gara sui maxischermi e intorno al palco di Piazza Colombo: insomma una grande festa di popolo non più solo televisiva. L’obiettivo, da questo punto di vista è stato già raggiunto anche perchè Amadeus ha mantenuto la parola e ha percorso il red carpet insieme ad Emma fino al palco.

L’avvio è iper rock con Irene Grandi che scalda il pubblico, Marco Masini che lo esalta e Rita Pavone che lo fa esplodere in una standing ovation che tanto ricorda quelle attribuite lo scorso anno a Loredana Bertè. Anche Diletta Leotta si allinea ai ritmi serrati della gara ma la gag di “Amadinho” francamente ha fatto cadere le forze, Rula Jebreal istituzionale, agghindata con un abito splendido splendente, lungo, da cerimonia ha dato quel tocco di internazionalità e garbo necessario ad una competizione come questa. Il debutto della 70° edizione farà parlare soprattutto per la mise sconvogente di Achille Lauro, supertatuato inguainato in una tutina quasi trasparente che ha fatto sobbalzare gli ormoni e assestato una bastonata totale al buon gusto ma la tempesta emozionale è dietro l’angolo e arriva subito dopo con Al Bano e Romina che incendiano l’Ariston con il medley dei loro migliori successi che diventa subito karaoke in diretta: Nostalgia Canaglia, Ci Sarà, La Siepe, Felicità. Tutti in piedi a cantare, ballare, commuoversi: è’ un tornado di emozioni. La coppia chiude la performance con il brano di Cristiano Malgioglio “Raccogli l’attimo”.

L’intermezzo del promo del film “Gli anni pi belli” di Gabriele Muccino con Claudio Santamaria, Pier Francesco Savino, Kim Rossi Stuart consente di tirare un po’ il fiato e di prepararsi al rush finale e alle riflessioni di Rula Jebreal che cita le parole de “La Cura” di Franco Battiato sulla violenza di genere e si commuove raccontando la sua storia di sofferenza: “Mia mamma è stata stuprata ed è morta suicida, in Italia- ha detto- i numeri sono spietati. Negli ultimi tre anni oltre tre milioni di donne hanno subito violenze sessuali sul posto di lavoro, 6 donne sono state uccise negli ultimi 7 giorni. E’ il momento che le parole delle canzoni vengano non solo cantate ma anche vissute”. Temi ripresi e testimoniati dalla drammatica esperienza di Jessica Notaro che esegue “La faccia e il cuore”. Le ore si fanno piccole come da previsione, Emma, Bugo e Morgan, Alberto Urso, Riki e Raphael Gualazzi chiudono il lotto. Per la Demoscopica il primo podio provvisorio vede Le Vibrazioni in testa, ultimi Morgan e Bugo mentre Rita PAvone soltanto 10°, Irene Grandi 4°.

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