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Le strade italiane della ceramica passano dalle Albisole e da Savona

Le strade della ceramica sono infinite.
Ne abbiamo avuto contezza qualche giorno fa, a Villa Cambiaso di Savona, dove un gruppo di volenterosi e appassionati hanno tirato le fila di un progetto grandioso e prezioso, che mette in comunicazione quaranta località vocate all’arte della terracotta.
C’erano, tra gli altri, il presidente dell’associazione che le racchiude tutte, il faentino Massimo Isola, gli assessori delle due Albisole, Nicoletta Negro e Luca Ottonello, il giovane e valoroso ricercatore Luca Bochicchio.
In sala tanti appassionati, giornalisti internazionali e qualche artista.
Il quadro che è emerso è incoraggiante.
Tuttavia, molto è ancora da fare.
Ha detto Ottonello: “Noi, la ceramica, la diamo per scontata”.
Ecco, il punto sta proprio lì. La ceramica albisolese (e savonese) non può essere data per scontata. Sennò soccombe, sotto il fuoco di fila (culturale) di capitali quali Caltagirone o Faenza.
 

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