L’Istat ha diffuso per la prima volta la stima dei principali numeri del conto economico delle imprese dell’industria e dei servizi ad un livello di dettaglio territoriale particolarmente affinato rispetto a quanto finora disponibile. I nuovi dati e indicatori territoriali sono elaborati a partire dalla stima delle principali variabili di conto economico per ciascuna delle imprese industriali e dei servizi non finanziari che operano sul territorio nazionale (oltre 4,7 milioni di unità).
Dall’elaborazione emerge che a livello comunale Milano è al primo posto come contributo al valore aggiunto nazionale dell’industria e dei servizi, con oltre 52 miliardi di euro (7,3% del totale), seguito Roma con 51,8 miliardi (7,2%) mentre a una certa distanza si collocano Torino, Genova e Napoli, (rispettivamente 2,1%, 1,5% e 1,3% del valore aggiunto italiano).
E la città di Savona come si posizione nel check-up dell’Istat? Il dato del fatturato naturalmente è molto più basso se raffrontato con i comuni maggiori, ma non è insignificante. Il sistema delle imprese savonesi – limitando il territorio al solo perimetro municipale – fattura 2 miliardi 140 milioni di euro, pari a circa lo 0,3% del totale nazionale (712 miliardi). Contribuiscono a realizzare questo giro d’affari 5.517 imprese che contano 17.378 addetti, di cui 11.301 sono i lavoratori dipendenti. Le retribuzioni ammontano a 264,6 milioni di euro, pari a 23.414 euro annui per dipendente. L’attività delle imprese genera complessivamente un valore aggiunto di 682 milioni di euro, pari al 31,9% del fatturato ed a 39.259 euro per addetto.
L’industria, che comprende anche l’artigianato di produzione, fattura 315 milioni con 1.028 imprese e 2.952 addetti. Il monte retribuzioni è di 52 milioni (28.272 euro per dipendente), il valore aggiunto 145 milioni (49.175 euro per addetto). Le costruzioni hanno un giro d’affari di 127 milioni realizzato da 706 imprese (in massima parte senza dipendenti), con 1.422 addetti. Le retribuzioni assommano a 18 milioni di euro (25.741 per dipendente) e il valore aggiunto totale è di circa 50 milioni di euro (34.873 euro per addetto).
Il commercio, con 1.385 imprese e 3.837 addetti (di cui 2.241 dipendenti), fattura 986 milioni di euro. Il monte retribuzioni è pari a 49,5 milioni di euro (22.094 per addetto) e il valore aggiunto supera i 121 milioni (31.636 euro per addetto). Il settore dei trasporti e magazzinaggio, che comprende quindi imprese che operano in ambito portuale (la città di Savona è classificata da Istat come “sistema urbano locale prevalentemente portuale”), comprende 175 imprese con 1.965 addetti (di cui 1.846 dipendenti) e fattura 279 milioni di euro. Le retribuzioni totali sono a quota 67,4 milioni (36.533 per dipendente) e il valore aggiunto supera i 130 milioni (66.469 euro per addetto).
Il settore degli alberghi e ristoranti conta 444 imprese con 1.360 addetti e 728 dipendenti. Il fatturato arriva a 65,9 milioni e il monte retribuzioni è pari a 10,6 milioni (14.579 euro per addetto). Il valore aggiunto è di 23,9 milioni (17.550 euro per addetto). Le attività immobiliari comprendono 263 imprese con 368 addetti (di cui 61 dipendenti); il fatturato si attesta a 56,6 milioni di euro. Le retribuzioni totali assommano a quasi 1,1 milioni di euro (17.316 per dipendente) e il valore aggiunto a 39,4 milioni (107.266 euro per addetto).
I servizi di informazione e comunicazione, con 116 imprese e 466 addetti (di cui 365 dipendenti), fatturano 121 milioni di euro e le retribuzioni sono pari a 11,6 milioni (31.836 euro per dipendente); il valore aggiunto è di 35,5 milioni (76.183 euro per addetto). Le attività professionali contano 1.009 imprese e occupano 1.838 addetti (di cui 749 dipendenti); il fatturato sfiora i 112,6 milioni di euro e le retribuzioni sommano 17,2 milioni (22.935 euro per dipendente); il valore aggiunto prodotto dalle attività professionali è di 72,1 milioni, pari a 39.202 euro per addetto.