Economia

Congresso regionale Uiltec. Il segretario nazionale Pirani: "Non siamo un sindacato Social"

Savona. Un sindacato che si propone di entrare in pieno nel mondo del 4.0 e del cambiamento ma da un piano di umanità del lavoro. Questo il messaggio arrivato questa mattina dal secondo congresso regionale della Uiltec tenutosi presso la sala rossa del Comune di Savona. Presente il segretario nazionale Paolo Pirani, si sono susseguiti una serie di interventi a volte anche critici rispetto alla dirigenza della categoria, da parte di numerosi delegati di Rsu di varie realtà industriali e della chimica della Liguria. Forti le parole pronunciate al termine del dibattito da parte del segretario Pirano che ha curato le conclusioni dei lavori congressuali. “Non siamo un sindacato Social ma un sindacato sociale. Sindacato è un termine mutuato dal greco antico e significa cercare giustizia insieme. Ed è questo che dobbiamo riscoprire il senso di essere una comunità all’interno del lavoro. Un lavoro che ha perso dignità e peso nella società in questi 10 anni di crisi. Per questo dobbiamo saper ascoltare chi ha un lavoro ed è precario e chi un lavoro non lo ha o lo ha perso e si sente giustamente solo e senza prospettive in una società che non sempre gli va incontro. Il populismo e il fascismo possono nascere sopratutto quando le persone vengono lasciate sole a sfogarsi davanti ad un tablet piuttosto che davanti ad un telefonino”. Parlando della bassissima qualità del lavoro, Pirani ha attaccato anche alcuni settori dell’impresa: “Dicono che mancano ingegneri e figure di alta specializzazione, poi però assumono ingegneri con qualifiche di ingresso da operai dio terzo livello. E ciò ci dimostra che il problema non è solo il lavoro che non c’è ma il salario che è a livelli spaventosamente bassi. Qualcuno ci viene a dire che bisogna garantire un minimo salariale ma questo equivale a dire solo fino a che punto vogliamo o possiamo essere schiavizzati”. Pirani ha detto anche no ai braccialetti elettronici per i lavoratori proposti da alcune multinazionali e grandi aziende: “Un lavoratore ha diritto anche a non essere connesso h 24. E dobbiamo cercanbdo una giustizia sociale che pare non essere più al centro del dibattito sul lavoro di promuovere politiche, leggi e contratti che vanno contro la proliferazione della servitù del lavoro”. Pirani nel suo lungo intervento ha anche affrontato le problematiche savonesi e il decreto di area di crisi complessa: “Savona è una realtà fragile che ha grosse potenzialità. Dobbiamo lavorare perché ci siano più investimenti e più lavoro di qualità”.
Al termine del congresso sono stati riconfermati il segretario regionale Salvatore Balestrino e gli altri dirigenti di categoria come il segretario per Savona – Imperia Edo Pastorino.

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