Cultura e Spettacoli

All'Acquario di Genova la mostra "An Ocean Free of Plastic"

Genova. Dal domani il padiglione Cetacei dell’Acquario di Genova accoglie la mostra “An Ocean Free of Plastic”, ospitata in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e la Fondazione Acquario di Genova Onlus nell’ambito del Festival della Scienza. All’inaugurazione, su invito, saranno presenti: Kelly Degnan, Vice Capo Missione dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, Fulvia Mangili, Direttore Operativo dell’Associazione Festival della Scienza, Nicola Costa, Presidente della Fondazione Acquario di Genova Onlus, Giorgio Bertolina Amministratore Delegato di Costa Edutainment S.p.A.. La mostra è visibile al pubblico dal 28 ottobre al 10 dicembre negli orari di apertura dell’Acquario di Genova. La visita è inclusa nell’ingresso alla struttura.
Al tema della plastica infine, durante il Festival della Scienza,  è dedicato il laboratorio “Plastic Contacts. La lunga vita della plastica”, organizzato da CNR – Istituto di Scienze Marine e Istituto per lo Studio delle Macromolecole, Federchimica PlasticsEurope Italia. In collaborazione con Università Politecnica delle Marche, Acquario di Genova – Costa Edutainment S.P.A., Distretto Ligure delle Tecnologie Marine – DLTM, CNR – Ufficio Comunicazione Informazione e URP, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, ARPAL.
Per l’occasione l’Acquario di Genova introduce una nuova specie all’interno della sala meduse: la “plastico-medusa” o Plasticobursa medusoides  come ironicamente riportato nella didascalia, abitante di tutti i mari del mondo e spesso fonte di nutrimento, con conseguenti gravi problematiche per la salute o addirittura decesso di animali marini quali le tartarughe. Con questo messaggio provocatorio e con l’allestimento della vasca dedicata alla plastica, l’Acquario di Genova pone ulteriormente l’attenzione su un elemento importante dell’inquinamento marino.
Ogni anno, 10 tonnellate di rifiuti plastici vengono scaricate nell’oceano: uno degli esempi più tipici è rappresentato dalle bottiglie di plastica che possono permanere in un ambiente salato fino a 400 anni. In alcune aree la quantità di plastica è cinque volte maggiore rispetto a quella di plancton ed è stato calcolato che queste, in aggiunta alle zone con alta concentrazione di rifiuti plastici decomposti, formano un’area pari a quella dell’Africa. Il World Economic Forum sostiene che, senza alcuna azione significativa, nel 2050 nell’Oceano ci saranno più rifiuti plastici che pesci.
Per sensibilizzare le coscienze su questo tema, il Dipartimento di Stato USA, la Commissione Europea, l’Acquario Nazionale Danese a Copenhagen e l’ONG Plastic Change hanno collaborato alla realizzazione di “An Ocean Free Of Plastic”, mostra interattiva che sta attraversando l’Europa e che farà a Genova la sua unica tappa italiana. Partita da Copenhagen, la mostra ha toccato Tallinn a marzo, Lisbona a maggio, quindi Malta in coincidenza con l’edizione 2017 della conferenza “Our Ocean”, cui l’Acquario di Genova ha preso parte.
La mostra è articolata in aree interattive con video, audio e anche una cabina fotografica dove i visitatori potranno postare le loro foto sui social media come testimonianza del loro impegno contro l’inquinamento da rifiuti plastici (per es., usare bottiglie d’acqua riutilizzabili, acquistare cosmetici privi di micro plastiche, fare la spesa solo con sacchetti riutilizzabili o raccogliere i rifiuti plastici).
Oltre a descrivere l’impatto che le micro plastiche hanno sugli oceani, l’esposizione fornisce esempi pratici di azioni che chiunque può intraprendere per far sì che tali rifiuti non si riversino in mare. Infine “An Ocean Free Of Plastic” rappresenta un ottimo esempio di cooperazione transatlantica nell’affrontare le sfide globali e di lavoro finalizzato al raggiungimento degli Obiettivi ONU per lo Sviluppo Sostenibile. Anche il Governo italiano, durante la sua presidenza del G7 nel 2017, ha reso prioritaria la questione dei rifiuti marittimi.
Costa Edutainment e la Fondazione Acquario di Genova  sono da sempre impegnate sul tema dell’inquinamento marino e sulla gestione sostenibile delle risorse acquatiche su diversi fronti: dal pronto soccorso di alcune specie che sono spesso vittime della plastica, come ad esempio le tartarughe Caretta caretta, ad un progetto di ricerca che l’Acquario di Genova porta avanti in collaborazione con il CNR e che vede l’uso delle efire di medusa come sentinelle della qualità dell’acqua, capaci di individuare eventuali inquinanti invisibili all’occhio e riscontrabili altrimenti solo attraverso complesse e lunghe analisi di laboratorio. Al momento questo progetto viene utilizzato per il monitoraggio e il controllo della qualità dell’acqua che dalla presa mare diretta viene immessa nelle vasche dell’Acquario, ma l’evoluzione potrebbe portare al loro uso in altri ambiti. L’Acquario di Genova aderisce inoltre all’iniziativa #OurOcean, promossa dall’Unione Europea e che ha visto tutti gli Acquari del Mondo unirsi lo scorso 5 e 6 ottobre a Malta per promuovere azioni e comportamenti virtuosi al fine di combattere i rifiuti in mare.

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