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Cibo ai colombi, Enpa dichiara guerra al Comune di Cengio

Cengio. E’ un vero peccato che il sindaco di Cengio, prima di emettere la recente ordinanza di divieto di alimentazione dei colombi, non abbia chiesto il parere dei volontari della Protezione Animali savonese.
Avrebbero così potuto informarlo che proibire di dare loro da mangiare non risolve ma espande il problema; ed invece avrebbero suggerito di disciplinare questa attività, che se condotta in zone ben circoscritte ed attrezzate (lontano da abitazioni, con posatoi e colombaie, etc.), favorisce la concentrazione degli animali in aree non critiche, situazione ottimale per future campagne di sterilizzazione con granaglie trattate con nicarbazina, quando i prezzi del prodotto diverranno congrui; e, paradossalmente, contribuirebbe alla diminuzione delle nascite: infatti è scientificamente provato che colombi adulti forti, adeguatamente nutriti, impediscono la nidificazione degli altri; invece soggetti malnutriti e deboli si disperdono, nidificano e lasciano nidificare anche gli altri; e avrebbero potuto fornire l’interessante progetto in corso a Carcare, in collaborazione con l’illuminata amministrazione comunale, di progressivo trasferimento delle colonie cittadine vero la periferia lontana dalle abitazioni.
Come tutte le criticità cittadine, anche questa si dovrebbe affrontare con la buona volontà, il dialogo e la collaborazione tra le parti interessate e non con ricorrenti, e pertanto inconcludenti, ordinanze. Ma, soprattutto, senza scrivere affermazioni non corrette, come “il pericolo di trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitarie”: decine di analisi epidemiologiche condotte dalle autorità sanitarie e comunali in tutta Italia, compresa la provincia di Savona, hanno dimostrato l’infondatezza di ogni rischio sanitario che invece, a forza di ripeterlo, sta diventando l’ennesima fake metropolitana.
Enpa Savona

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