Cultura e Spettacoli In Primo Piano

Festival di Borgio Verezzi: successo di pubblico con 8 prime nazionali

Borgio Verezzi. In piazza Sant’Agostino a Verezzi ventidue serate sempre all’insegna del “tutto esaurito” o comunque del pienone, nelle grotte di Borgio quattro serate per l’Inferno dantesco in forma itinerante talmente affollate che i due turni inizialmente previsti sono cresciuti a sei, con l’incalzare delle prenotazioni. Anche quest’anno il Festival di Borgio Verezzi, giunto alla 51.ma edizione, si è chiuso con un bilancio positivo, ben oltre le più rosee aspettative, dopo gli strepitosi risultati del Cinquantesimo, “che non era così scontato ripetere”, come osserva il sindaco Renato Dacquino.
Dieci spettacoli, otto dei quali in “prima nazionale”, com’è caratteristica delle manifestazione che si conferma sempre più una vetrina di novità per il teatro italiano, hanno ancora una volta attirato l’interesse del pubblico e l’attenzione dei “media”, dai quali è stato dato ampio risalto al Festival. Soddisfatto il direttore artistico Stefano Delfino: “In cartellone c’erano spettacoli molto diversi l’uno dall’altro e ognuno con proprie caratteristiche: nonostante nel programma, a parte Un borghese piccolo piccolo e ovviamente Inferno, mancassero titoli noti, forte è stata la capacità di attrazione e alto l’indice di gradimento da parte del pubblico, tutti erano di alta qualità artistica e molti multimediali, con proiezione di filmati o disegni animati, e colonne sonore importanti, composte appositamente da musicisti come Nicola Piovani, Giovanni Caccamo e Massimiliano Gagliardi”. E, conclude, “sono contento che, a riprova della maturità dei nostri spettatori, siano piaciute non soltanto le proposte più leggere e comiche, ma anche quelle di maggiore impegno e spessore, come Un borghese piccolo piccolo e La cena delle belve (i due omaggi alla memoria di Vincenzo Cerami) o Vivo in una giungla, dormo sulle spine”: una scommessa che ritengo vinta”.
 

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