Attualità Politica

Emergenza profughi in Italia: parla Fulvio Briano del PD savonese

Savona. Il segretario provinciale Briano fa il punto sulla situazione migranti in Italia:
“Il nostro Paese è sostanzialmente solo, al di là delle prese di pozione piuttosto generiche ed inconsistenti che più volte i governanti della UE hanno assunto in questi mesi”.
“Non vi sono dubbi – continua  l’Unione Europea ha lasciato la patata bollente dell’immigrazione nelle mani dell’Italia, almeno fino a quando la Turchia deciderà di non favorire i flussi migratori verso l’Europa. Oggettivamente l’Italia non è in grado, in questo momento, di attuare politiche migratorie strutturate e, così, inevitabilmente le subisce. Questo Paese è ora il consapevole obiettivo geografico di organizzazioni criminali che favoriscono ulteriormente le migrazioni economiche. Certamente, occorre insistere con molta più forza e aggiungo, virulenza, a Strasburgo e Bruxelles: ogni giorno che passa è una sconfitta per quello che rimane dell’Europa che abbiamo sognato.
Per essere più credibili occorre agire anche internamente, con regole più serie e norme da rispettare per coloro che sbarcano nel nostro Paese. L’ospitalità richiede una condivisione di regole precise e, aggiungo, un comportamento morale anche da chi chiede rifugio – prosegue – E’ inaccettabile, per fare un esempio concreto, che la diaria finisca nelle sale giochi. E’ offensivo per noi e lo è per chi lo fa. Se succede, è perché non è chiaro a chi risiede temporaneamente in questo Paese, che non tutto è permesso. Non è chiaro che le regole ci sono e il non rispettarle ha (o dovrebbe) avere un costo. Deve essere più condiviso ed esplicitato: coloro che non accettano le regole base di buon comportamento, e aggiungo morali, non può trovare spazio comunque sia. Ciò perché altrimenti, le basi stesse dei principi per i quali l’Italia si dimostra così ospitale, verrebbero messe in discussione obbligando, in questo modo, a cambiare atteggiamento e disponibilità”.
“Ecco perché, l’accoglienza non significa passività e disponibilità ad accettare tutto. Anche questo deve fare parte di un processo riformatore di uno Stato per una coscienza diffusa più moderna e solida. Scritto, e se possibile sottoscritto da tutti, per un patto serio tra chi chiede e chi, come in questo caso gli italiani, offre” conclude il segretario provinciale Pd Briano.

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