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Il 2017 di Ilaria Caprioglio: "Dopo i tagli dolorosi rilanciare la governance della città"

Savona. Primi sei mesi in affanno, ma con la prospettiva di un cambio di passo nel 2017. Questa in estrema sintesi la valutazione che il sindaco Ilaria Caprioglio fa per il primo scorcio del suo mandato alla guida della città. In una intervista a Rsvn ha affrontato più tematiche: dalla cultura, al sociale, ai progetti urbanistici, ai bandi in itinere, al porto e al suo sviluppo e al turismo.
“Appena insediati – ha detto la Caprioglio – abbiamo trovato una situazione disastrosa sul piano economico  – finanziario, assai peggiore di quella che immaginavamo durante la campagna elettorale. Non è passato giorno, almeno durante le prime settimane, che l’assessore Montaldo non trovasse irregolarità nella gestione economica e di bilancio. Ad un certo punto è arrivato da Londra anche il plane per i derivati e la loro situazione ed è stato davvero il massimo della preoccupazione per noi. A quel punto i tagli sono stati necessari anche perché a pressarci da un altro fronte ci ha pensato la corte dei conti. Il lavoro che abbiamo dovuto mettere in campo in questo senso è stato enorme. Un piano decennale di rientro sul quale ancora attendiamo il parere della magistratura contabile anche se da incontri pregressi con i responsabili abbiamo riscosso il loro apprezzamento. Certo dover incidere su tariffe, mense, tasse sulla casa e sulla persona, non è stato affatto una passeggiata o un piacere, ma rischiavamo di andare incontro ad un commissariamento se non l’avessimo fatto”.
Quali altre tegole avete evitato in questi sei mesi? “Tante, tantissime direi. Ci siamo dovuti muovere con la massima circospezione quando ci era stata prospettata la possibilità di istituire un hub per l’ospitalità temporanea di migranti a Savona. Una soluzione questa che ha suscitato in gran parte della popolazione una netta levata di scudi ma che, anche in un dialogo con tutte le parti e con il prefetto, siamo riusciti a superare. Restano in questo senso molti problemi ancora da risolvere, e tra questi quello dei minori non accompagnati che incidono in modo pesante sul bilancio comunale. Ma siamo anche particolarmente contenti per l’impegno che i nostri migranti mettono in lavori di pubblica utilità che svolgono sotto forma di volontariato e senza alcun compenso”.
E la questione dei tagli alla cultura e al museo archeologico?: “Anche in questo caso sono state dette molte cose e molte sono state travisate. Per fortuna con le associazioni e la consulta ci stiamo confrontando da tempo e stiamo trovando anche delle soluzioni alternative. Le associazioni in questo ci sono venute parecchio incontro e durante le feste di Natale abbiamo potuto organizzare molte iniziative e importanti concerti nelle chiese. Impiegheremo il 2017 anche per rilanciare il Priamar, il museo e la cultura nel suo insieme”.
Siete stati anche criticati per aver preso pochi “treni” in termini di bandi di finanziamento disponibili: “La predica in questo senso – ha detto la prima cittadina – è venuta da pulpiti piuttosto improbabili. Se pensiamo che la passata amministrazione nei primi sei mesi ha aderito a tre bandi di finanziamento, noi nei primi sei mesi di mandato, abbiamo già partecipato a 10. Mi pare che le proporzioni parlino da sole senza altri commenti necessari da parte mia. Vorrei solo sottolineare l’importanza della collaborazione che abbiamo avviato con il Campus universitario e con il prorettore Federico Delfino e la nostra soddisfazione per aver centrato un obbiettivo di prim’ordine quale il bando di riqualificazione del fronte mare di via Nizza e per le aree periferiche che cuba 17,9 milioni e altri bandi quali ad esempio quello sociale legato a Savona città dei Papi”
A proposito di Papi, durante il suo viaggio a Roma di recente ha incontrato Papa Francesco e lo ha invitato a Savona. Verrà a visitare la città il prossimo anno?: “L’invito c’è stato, ma una risposta non è ancora arrivata dal Vaticano. Spero possa venire anche perché coronerebbe un progetto per la città di assoluta importanza storico – culturale. Savona è in fatti dopo Roma e Avignone la terza sede papale”.
Parliamo di lavoro, di porto, di logistica e di collegamenti stradali e ferroviari, cosa bolle in pentola per il 2017?: “Per il porto abbiamo in campo la convenzione con Autorità portuale e Costa crociere per i tour turistico culturali della città che riguarderanno il milione di passeggeri l’anno che visitano Savona e che meritano di poterla conoscere in tutte le sue sfaccettature migliori. Il porto poi dovrà ripensarsi in grande anche dal punto di vista commerciali e di realtà produttiva. In questo senso la nuova autorità di sistema con Genova sarà una importante opportunità. La nomina che ho voluto in concorso anche con i sindaci dei territori vicini di Rino Canavese a rappresentante di Savona nel nuovo soggetto, va proprio in questa direzione. Oggi, in giunta, inoltre abbiamo anche approvato la petizione per ottenere un collegamento ferroviario diretto e veloce tra Savona e Roma e stiamo anche incontrando i vertici Anas per i passaggi relativi all’Aurelia Bis”.
Cosa vede nel 2017 di Savona?: “Dopo i tagli dolorosi alla spesa, sarà l’anno in cui dovremo rilanciare una governance della città. Sul sociale molte sono le idee come quella di sostenere le persone in difficoltà e senza abitazione. Dovremo poi trovare nuovi hub per creare parcheggi e dovremo continuare un’opera di sensibilizzazione della città ai temi della pulizia e della sicurezza. Troppi sono gli ingombranti che i savonesi lasciano accanto ai contenitori della spazzatura. E troppe le deiezioni canine non raccolte dai proprietari degli animali. Saremo inflessibili su questo punto e dopo una prima informativa ai cittadini poi passeremo alle sanzioni anche pesanti. La città è stata già ripulita attentamente in questi mesi e abbiamo anche, sul piano della sicurezza, aperto una lotta senza quartiere ad abusivi commerciali e di altra natura. Purtroppo non abbiamo risorse sufficienti per assumere nuovi vigili, ma cerchiamo lo stesso di fare del nostro meglio. Non potremo fare tutto e subito, non abbiamo bacchette magiche, ma la città, alla fine, ne sono convinta risoergerà”.

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