In Primo Piano Savona Sport

Savona – U.Sanremo, conto alla rovescia

Savona. A essere pignoli derby in inglese è un “incontro sportivo tra due squadre della stessa città”. Posto che gli 84km che separano Savona e Sanremo sono sufficienti a derubricare la partita di domenica a semplice, ancorchè importante, big-match o tutt’al più a derby regionale; per Savona e U.Sanremo non è mai banale incrociare i tacchetti e darsi sportivamente battaglia. A maggior ragione se dall’altra parte si trovano amatissimi ex ed amici come l’allenatore Giancarlo Riolfo o i tanti giocatori trasmigrati a ponente la scorsa estate dalla città della Torretta a quella del Casinò.
Il tecnico biancoceleste tutte queste cose le sa, spaccato com’è a metà dai sentimenti che lo legano fortemente a queste due società. : “Con il Savona non è mai una partita come le altre, dice l’allenatore ad Rsvn.it, “Per le tifoserie ma soprattutto per chi come me l’ha già vissuta sul campo da giocatore.  Mi dispiace soltanto che a causa della una squalifica  non sarò in panchina.” A quel punto sarebbe costretto a vivere i novanta minuti da quella stessa tribuna che gli ha sempre attribuito affetto e talvolta anche critiche. Nessuno però ha dimenticato il capolavoro di due stagioni fa quando subentrato sul finire di stagione riuscì  prima ad evitare la retrocessione diretta e poi a salvarsi ai play out a Gubbio compiendo un miracolo sportivo e umano. La sua esperienza fu inaspettatamente interrotta a marzo quando gli fu preferito Maurizio Braghin che non riuscì ad evitare il precipizio. Fosse rimasto, chissà…ma è acqua passata anche perché illis diebus le continue beghe societarie in prima pagina erano da romanzo popolare.
Oggi il Savona dopo l’incerto avvio e l’arrivo di Alessandro Siciliano ha scalato la classifica collocandosi al terzo posto. L’allenatore ha dato la svolta sperata: 6 partite con 4 vittorie, un pareggio e una sconfitta, totale: 13 punti; gli altri 4 sono farina del sacco di Braghin che ha battuto il Ponsacco e pareggiato con il Ligorna. L’Unione da questo punto di vista ha uno score piuttosto singolare: nessuna sconfitta, ma ben 7 pareggi e 3 successi. Qualche vittoria letteralmente buttata e rimonte faticose come quella di domenica contro la Fezzanese. Insomma, un ruolino di marcia non certo da vertice: “Troppi pareggi –prosegue Riolfo- la cosa ci sorprende ma stiamo lavorando per cancellare questo difetto, diventiamo fragili a volte subentra magari un po’ di rilassamento. In casa abbiamo segnato 10 reti subendone 7 questo significa che produciamo molto ma talvolta subiamo oltre il lecito”.
Savona e U.Sanremo tecnicamente si equivalgono. Di là gli ex Gagliardi, Cabeccia (domenica non ci sarà per squalifica), Negro, Palumbo, Taddei, e tanti piedi buoni; di qua: Pasqualini, Carta (che Riolfo avrebbe voluto a Sanremo), Murano, Glarey, Ferrando (squalificato) e altrettanta qualità. Gli obiettivi? Il mantra è sempre all’insegna della prudenza: “Fare bene, l’ U. Sanremo è fatta con giocatori importanti così come quella del Savona che ha una rosa ampia con valori importanti come noi, hanno trovato sicurezza e buoni equilibri”. Il precedente di Coppa Italia ad agosto non conta più: “Scalzi segnò due goal clamorosi ma in coppa, la partita per il Savona è stata compromessa dal nervosismo interno”.
In campo ognuno percorrerà la sua strada ma i sentimenti sono materia fluida, dispari. Quando c’è di mezzo il cuore due più due non fa quattro ma ventidue ed il pensiero prima del fischio d’inizio della partita andrà all’amico che non c’è più Claudio Bosano: “Incontrerò tantissimi amici che rivedrò con piacere ma non ritroverò Claudio. Avrò modo di ricordarlo io prima della partita”. A Savona, Giancarlo Riolfo non sarà mai un avversario.
 

Informazioni sull'autore del post