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La partita che…non c'è

Il primo gennaio 1940 si stava combattendo la Seconda guerra mondiale. Heart vs Hibs era in programma a Easter Road e la BBC aveva deciso di trasmetterla alla radio. A Edimburgo quel giorno c’era una nebbia molto fitta. Come hanno raccontato anche Scott Murray e Rowan Walker nel loro libro “Day of the match”, dagli spalti non si riusciva nemmeno a vedere il campo.
La partita, comunque, si giocò. L’esercito britannico sapeva che annunciare via radio il rinvio della partita a causa della forte nebbia avrebbe significato fornire preziose informazioni ai nemici tedeschi ed esporre agli attacchi della Luftwaffe, l’aviazione tedesca. Leo Hunter, capo dei corrispondenti di BBC, impose al radiocronista Ben Kingsley di andare avanti con la radiocronaca senza parlare delle condizioni meteo. Kingsley, malgrado tutto riuscì comunque a fare la radiocronaca per 90 minuti, raccontando per lo più azioni che si inventava lui stesso.
Kingsley continuò a raccontare azioni di gioco inventate anche dopo la fine della partita: si fermò solo quando vide arrivare in tribuna alcuni giocatori degli Hearts che cercavano un loro compagno di squadra. Scotsman ha raccontato che l’ala degli Hearts, John Donaldson, non era rientrato negli spogliatoi insieme ai compagni: diversi minuti dopo il fischio finale, fu trovato ancora in campo mentre continuava a correre sulla fascia sinistra e chiamava a gran voce il pallone.
Nel 2002 il regista teatrale Andrew Dallmeyer ha deciso di farla diventare uno spettacolo teatrale, poi andato in onda sulla tv britannica il giorno di capodanno del 2002.
 
 

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