Politica

Consiglio su lavoro: Pd risponde ai Cinque Stelle

Genova. “Non c’è niente di più becero che fare polemica politica sulla pelle dei lavoratori. Ma i 5 stelle ci sono riusciti. Per amor di verità comunque, vorremmo ricordare ai grillini che il Partito Democratico sta lavorando sodo sulle vertenze in atto in Liguria e proprio per questo sta preparando un percorso, all’interno del Consiglio regionale, che non preveda una semplice e simbolica seduta monotematica dell’assemblea, ma delle audizioni con i soggetti interessati, che portino al coinvolgimento diretto dell’amministrazione regionale. Un intervento concreto, insomma, per provare a dare delle risposte ai lavoratori. Nessuno può mettere in dubbio il nostro impegno sui temi del lavoro, come dimostra quanto fatto su Piaggio, Ilva, Labocolor e le altre vertenze. D’altra parte è sotto gli occhi di tutti il lavoro fatto dal ministro Calenda e dal sottosegretario Bellanova, che non ci risulta siano esponenti del Movimento 5 Stelle”. Questa la risposta del Pd ai Cinque Stelle che li hanno interpellati per convocare un consiglio monotematico sul lavoro che in Liguria non c’è.
“Detto ciò – prosegue la nota del gruppo Pd – stiamo articolando una proposta strutturata anche alla luce della richiesta dei sindacati, e sposata anche dal Comune di Genova, al fine di indire gli stati generali sul tema della crescita e dell’occupazione. Prendiamo atto comunque che i 5 stelle per l’ennesima volta non citano Toti. Secondo il Pd il presidente della Regione deve e può fare la propria parte”. Controreplica il Pentastellato Fabio Tosi:
“C’è voluto un comunicato stampa – dice Tosi – per far uscire allo scoperto il Partito Democratico e fargli ammettere pubblicamente quello che ufficialmente non sono riusciti a dire per due settimane. Prendiamo atto che il Pd non ha nessuna intenzione di indire un Consiglio monotematico sulla crisi occupazionale in Liguria.
Se ne assumeranno la responsabilità davanti ai lavoratori, i quali, se si ritrovano nella situazione di crisi in cui sono oggi, lo devono anche a 10 anni di scellerate politiche del lavoro della Giunta Burlando e a 3 anni di Governo a trazione Pd che hanno prodotto infinite promesse, decine di tavoli, ma nessuna soluzione concreta”.

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