Psiche&logicamente

Obbligo di sorriso?

Obbligo di sorriso?
Non credo sia giusto che le persone si sentano in obbligo di dover sorridere, altrimenti rischiano di  venire etichettate come antipatiche, non interessate agli altri, chiuse nel loro mondo.
Chissà perché se un individuo non sorride, gli viene posta la domanda se va tutto bene; il sorriso invece non da adito a considerazioni su come si stia effettivamente.
Forse sorridere può diventare un modo per allontanarsi dagli altri, che danno per scontato che vada tutto bene.
Sì!mi viene da sorridere se vedo una pedana di pallet di fronte ad una fontanella; ma un sorriso amaro sulla incapacità di gestione dei giardini pubblici. Sino a quando resisterà la pedana senza marcire, anche se i giardini al cui interno è contenuta la fontanella sono inseriti a loro volta in una mega opera di qualificazione di quel tratto di passeggiata a mare?
Devo sorridere quando vedo che stanno installando nuovi cartelli di attraversamento stradale pedonale, a seguito di un gravissimo incidente in cui un pedone ha rischiato la vita? O quando sento al telegiornale che un giovane che doveva esser trasferito dal carcere ad una comunità non ha trovato nessuno alla sua uscita e quindi si è dileguato?
Non può esistere l’imposizione di indossare solo gli occhiali del pensare positivo: la natura umana è molto più complessa e variegata; perché precludersi la possibilità di non sperimentare l’intera gamma, che va dal polo positivo al polo negativo con la possibilità di arricchirsi con tutte le emozioni?
E’ piacevole sperimentare la riuscita del proprio progetto attraverso mille peripezie. No, non si può sorridere di fronte ad alcune tragedie umane. Anche il miglior atteggiamento positivo nulla può di fronte al dolore di uomini e donne, anzi rischia di non farli sentire per nulla compresi e che non sono degni di essere avvicinati nel dolore. Spegnere il proprio finto sorriso è un segno di rispetto estremo!
Certi personaggi rassicuranti che speculano sulla ricerca della felicità, meccanismo prettamente umano, cercando di arricchirsi con la vendita di libri e corsi che promettono miracoli non realizzabili, ma che fanno solo leva sul desiderio di potersi concedere un attimo di serenità sorrisa, dovrebbero essere messi al bando.
Cercano ancora di far sentire in colpa chi non ci riesce, chi dovrebbe applicarsi di più attraverso successivi corsi e libri, e comunque non è stato in grado di seguire il pensiero positivo!
Tripudio di sorrisi dal primo ministro di turno, dei vari personaggi politici che si susseguono sulle scene, dei funzionari costretti ad affrontare i cittadini e le loro richieste, anche quando le cose continuano a non funzionare, ma cambieranno…
Io preferisco l’onesta di chi mi guarda dritto negli occhi, ammettendo con tristezza che non c’è nulla da fare … capisce il mio dolore e mi starà vicino, anche dovendosi fare carico della mia rabbia impotente.
Inseguo la genuinità del vero sorriso autentico ed ogni tanto lo trovo, fa parte di una modalità di espressione corporea fluttuante ma che ti aggancia e ti catapulta in un mondo vero e davvero felice, con tutte le sue incongruenze umane.
 

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