Politica

Cinque Stelle all'attacco di Toti: "Non tutto va bene, presidente"

Genova. Anche il Movimento Cinque Stelle dopo il Pd invita il presidente della Regione Giovanni Toti ad occuparsi di più della Liguria e meno del panorama politico nazionale, considerata anche l’ascesa verso la leadership del Centrodestra di Parisi. Alice Salvatore, consigliera regionale pentastellata attacca su tutta la linea e afferma: “Non tutto va bene in Liguria presidente” e lo fa in una lunga nota dove elenca una serie di dati della congiuntura regionale per dimostrare le difficoltà ancora molto forti in molti settori dell’economia e della società ligure. Spiega la Salvatore:
“Che il presidente Toti abbia come obiettivo prendersi la leadership del “centrodestra” è ormai come il segreto di Pulcinella. Ma i suoi attacchi a Stefano Parisi, il nuovo pupillo di Berlusconi, non hanno sortito l’effetto sperato… Deluso, è mestamente tornato sui suoi passi, decidendo di ravvivarsi con un fantasioso bilancio del primo anno di governo!
Toti si appropria di meriti non suoi per diversi fatti, alcuni assolutamente indipendenti dalla sua volontà. Ad esempio, il XXVI Congresso eucaristico nazionale si tiene a Genova dal 15 al 18 settembre solo perché l’ha deciso il 26 marzo 2015 la Conferenza Episcopale Italiana. E i Presidenti di Senato e Repubblica saranno a Stella, e a Genova, per commemorare Sandro Pertini, perché Pertini è stato un buon Presidente della Repubblica e perché si celebrano i 120 anni dalla sua nascita(!). Strumentalizzare il sentimento religioso della gente usando l’Eucarestia come mera attrazione per i pellegrini, messi alla stregua dei normali turisti, è alquanto imbarazzante! Impadronirsi poi di una ricorrenza storica è quantomeno sciocco.
Ma l’attività di appropriazione di Toti diventa irrefrenabile. Annuncia l’apertura del cantiere del III lotto del Bisagno, vantandosi della comparsata che lo unirà a Renzi: ricordiamo a Toti che i fondi li ha messi doverosamente lo Stato e che la gara l’ha svolta il Comune. Non è dunque chiaro cos’abbia fatto il Presidente (forse qualche viaggio a Roma), mentre è risaputo come fino ad oggi non abbia strutturato gli uffici regionali che dovrebbero occuparsi di Italia Sicura. Toti sostiene anche che il piano regionale dei rifiuti, pensato (male) dalla Paita, stia dando i suoi frutti, eppure continuiamo a “esportare” i nostri rifiuti, per di più a caro prezzo. Toti manifesta un ingiustificato ottimismo per la stagione turistica ligure (vogliamo parlare della frana di Arenzano non sistemata prima della stagione turistica di maggior richiamo?), della quale sembra conoscere poco o nulla.
Gli fornisco volentieri alcuni dati, assumendo a riferimento quanto riporta l’Osservatorio Turistico Regionale al 30 agosto. Si parla di un modesto incremento del 4,3% nel mese di luglio rispetto allo scorso anno, articolato in un aumento del 3,6% di presenze nelle strutture alberghiere e del 5,5% in quelle extralberghiere, a fronte di un aumento di arrivi dell’8,5% che presenta un incremento del 5,5% di arrivi negli alberghi e del 15,5% nelle altre strutture. Insomma, una “ripresina” legata forse all’abbandono di tante mete turistiche più esotiche per via del crescente numero di atti terroristici all’estero, che dovrebbe farci riflettere sia sulla qualità della presenza turistica, sia sulla percezione della nostra offerta. Ma che non ci permette certo di vivere di turismo come vagheggia Toti.
Anche perché l’immagine che la “sua” Liguria dà di sé non è delle migliori: prima il geniale “maxischermo” sul Palazzo della Regione, poi gli zampilli “al risparmio” della fontana di piazza De Ferrari e ora l’enorme cartellone pubblicitario apparso sulla facciata della Regione, a insaputa di Toti stesso (stando a quel che rivela ai quotidiani…). Un presidente che non ha controllo nemmeno sul suo Palazzo è un presidente inaffidabile.
Non mancano, poi, i soliti annunci a effetto di fantomatiche riforme: da quella di “InLiguria” (che è già un’agenzia!) e che diventerebbe funzionale alla macro regione turistica da costituire (ovviamente) con la Lombardia, a quella della formazione professionale riorganizzando Arsel (probabilmente con il solito commissario fornito dai “tutor” Maroni o Zaia). Toti non ci dice quello che sta facendo per la Via dell’Amore, né per ridurre la disoccupazione, ma si lascia andare ad altri impellenti annunci a effetto, come la ristrutturazione di Villa Zanelli o il raddoppio del ferale e pericoloso biodigestore di Cairo, entrambi ancora da progettare (…). Conclude con la previsione di vendita dell’Aeroporto, nel 2017. Che meraviglia.
In conclusione, ci tiene a parlare del solito passaggio sui migranti che un po’ vuole accogliere e un po’ vuole espellere: cosa farne glielo diranno Maroni e Zaia il 12 settembre, nel frattempo ci propina il suo “tutto va bene madama la marchesa”!
Ricordo che le crisi aziendali non sono affrontate, molte imprese hanno chiuso e altre continuano a chiudere. Il tasso di disoccupazione supera l’11% e oltre un anno di legislatura è già passato: non va tutto bene, caro Presidente!”

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