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Allarme terrorismo a Savona: Vitale: "Teniamo gli occhi aperti"

Savona. Se a Ferragosto nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” i controlli sui litorali e nel mare antistante il Savonese sono stati massimi e le festività sono trascorse tutto sommato tranquillamente, la Capitaneria savonese ha tenuto e tiene gli occhi sempre più aperti sulle possibili minacce terroristiche che potrebbero arrivare dall’Isis, specie dopo l’accresciuto impegno militare in Libia da parte dell’Italia.
Si tratta, al momento di misure molto discrete ma sicuramente di ampia efficacia per fronteggiare un fenomeno che, almeno per ora, per fortuna non si è manifestato nella Penisola come in Francia o in Belgio.
“Da molti anni – ha detto il comandante della Capitaneria di porto savonese Vincenzo Vitale – non si era visto in Italia e nel Savonese un codice 2 di allerta per quanto riguarda la security dei porti. In questo particolare momento storico caratterizzaato da possibili minacce da parte del terrorismo islamico we in particolare dell’Isis i terminalisti sono stati impegnati nell0accescere le misure di controllo agli imbarchi su navi Costa e in particolare sui traghetti diretti in Corsica”. Nel dettaglio Vitale ha spiegato meglio in cosa consistono le maggiori verifiche:
“Mentre sulle navi da crociera esisteva già un allineamento tra nominativi dei passeggeri e i relativi titoli di viaggio, misure più drastiche sono state assunte per i traghetti. Qui non esisteva prima d’ora una corripsondenza tra nominativi dei viaggianti e biglietti, ora invece è obbligatoria. Inoltre abbiamo anche disposto controlli a campione tra il 5 e il 50% sui bagagli e le auto al seguito”.
La vigilanza della Capitaneria non si limita a questo. “Oltre a questi importantissimi controlli che vengono eseguiti in particolare da guardie giurate ingaggiate dai terminalisti, in questo periodo il loro numero è stato rafforzato, da parte nostra c’è una vigilanza intorno alle navi da crociera e ai traghetti, sia quando partono dal porto di Savona – Vado sia quando arrivano. Nostre motovedette o gommoni svolgono azione di scorta per evitare che eventuali male intenzionati possano avvicinarsi mettendo così a repentaglio le operazioni di approdo o di partenza”.

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