Savona. L’allarme terrorismo impone di aumentare il livello della sorveglianza ovunque, soprattutto in mare e nei porti in questo periodo estivo. E l’Italia risponde prontamente. Come? Ma è logico: sopprimendo le squadre nautiche della Polizia di Stato, che sono addestrate e dotate almeno il minimo indispensabile per svolgere i compiti di polizia giudiziaria. La sorveglianza è aumentata dal livello 1 al livello 2, ma nei porti viene affidata alla guardia costiera che svolge un lavoro encomiabile ed importantissimo, ma il cui personale non è dotato di armamento individuale, e di norma non ha neppure accesso alle banche dati delle Forze dell’Ordine per il controllo di polizia su persone e veicoli.”
Così Franco Maccari, segretario generale del Coisp (sindacato indipendente di polizia), a proposito delle notizie che da due giorni riempiono i titoli dei media in merito all’innalzamento del livello dei controlli di sicurezza nei porti per contrastare i rischi di terrorismo. Notizie che si incrociano con quelle della paventata chiusura delle squadre nautiche della Polizia di Stato contro la quale si sta battendo con veemenza il Coisp che oggi sottolinea come “la capitaneria di porto è l’eccellenza per la sicurezza in mare, ma non poco c’entra con l’attività di anti-terrorismo non essendo forza di polizia” insiste Maccari.