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Domani la presentazione del libro "Le mele di Kafka"

Loano. Si svolgerà un nuovo incontro con l’autore della rassegna “I martedì della cultura”, promossa dall’assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano e curata dalla I.So THeatre in collaborazione con il Bookstore Mondadori di Loano.
Alle 18.00, nell’Arena Estiva Giardino del Principe, ospite dell’appuntamento letterario sarà Andrea Vitali che presenterà il suo ultimo romanzo “Le mele di Kafka” (2016, Garzanti Editore).
A dialogare con l’autrice sarà Graziella Frasca Gallo, accompagnata dalle note musicali eseguite dal Maestro Roberto Sinito.
Il libro di Andrea Vitali prende le mosse da Bellano, il paesino sul lago di Como dove lo scrittore è nato e vive.
Ambientato alla fine degli anni Cinquanta, “Le mele di Kafka” è ispirato da un aneddoto legato a un soggiorno a Lucerna del grande scrittore praghese ed è gremito di tanti personaggi, tutti simpatici, che sono la forza propulsiva del romanzo di Vitali.
La trama. Abramo Ferrascini, quello del ferramenta di Bellano, è un giocatore di bocce. Come individuale non va bene, ma boccia come dio comanda e in coppia con un buon accostatore diventa imbattibile. È stato tirato su a puntino dal gestore del Circolo dei Lavoratori, Mario Stimolo, allenatore per passione e perché tre anni fa, nel 1955, ha perso il braccio destro sotto una pressa e perciò di giocare non se n’è più parlato. Ora il Ferrascini ha tutte le carte in regola per vincere le semifinali del Campionato provinciale in programma a Cermenate domenica prossima. Ma c’è un intoppo. Suo cognato, l’Eraldo, quello che vive a Lucerna, sta male. Quarantotto ore gli hanno dato i medici di là, svizzeri, precisi. E adesso la moglie di Abramo, Rosalba, vuole a tutti i costi raggiungere la sorella, ma soprattutto dare all’Eraldo un ultimo saluto, magari un ultimo bacio. Ma ce la faranno ad andare e a tornare in tempo per le semifinali? Dipende. Se l’Eraldo muore entro martedì, mercoledì al massimo, si può fare. Bon, via allora. Un’occhiata al 1100, olio freni gomme; carta d’identità rinnovata all’ultimo minuto; prima tappa il passo del San Bernardino, poi giù dritti fino a Lucerna: basta seguire i cartelli, anche se sono in tedesco, perché il nome di quella città lì si capisce lo stesso

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