In Primo Piano

Tirreno Power chiama Roma per lo stato di crisi

Vado Ligure. Se l’assemblea dei sindaci in provincia questai mattina ha votato all’unanimità  un ordine del giorno per lo stato di crisi nel Savonese, l’appuntamento clou sarà domani pomeriggio alle 15 al ministero dello sviluppo economico di Roma dove sindacati e istituzioni chiederanno che la dichiarazione di crisi sia messa nero su bianco. Tirreno Power, Piaggio e Bombardier saranno le tematiche di cui si discuterà e per tutti, ma in particolare per Tirreno, importante sarà che si decida una proroga per gli ammortizzatori sociali in scadenza, per il sito termoelettrico di Vado, il prossimo settembre.
E domani pomeriggio per rendere queste richieste più incisive si è deciso di organizzare un presidio davanti agli impianti di Quiliano – Vado, (quelli a carbone sono sotto sequestro da 27 mesi). Il 28 giugno invece tutto il gruppo Tirreno da Vado a Civitavecchia e Napoli sciopererà contro la politica dell’azienda e sopratutto in relazione al fatto che anche l’impiego del gas è diventato ormai non redditizio.
Sono 200 almeno le persone a rischio del loro posto in centrale a Vado, 110 diretti e il resto indiretti, dipendenti di ditte di pulizie e affini. Mentre dal 2014, data in cui si è verificato il sequestro dei due gruppi, si sono persi almeno 857 posti. Maurizio Perozzi, della Rsu – Cisl afferma: “Domani saremo a Roma anche noi e come priorità chiederemo la proroga degli ammortizzatori sociali, altrimenti per 200 persone che hanno tra i 25 e i 40 anni sarà veramente la fine del loro posto di lavoro. Anche se il governatore Toti in questi giorni parla di possibile riconversione per le aree e per i posti di lavoro, siamo molto scettici.
Infatti sono molte le aree industriali del nostro territorio che sono già desertificate, non vorremmo che si aggiungessero anche le nostre. Bombardier e Piaggio hanno speranze in più di poter salvare posti di lavoro e produzioni, sia per l’impegno del ministero della difesa sia per commesse che potrebbero arrivare dalla Germania per il sito di Vado”.
Serrato l’intervento della parlamentare savonese Anna Giacobbe: “Mi aspetto che il governo confermi l’intenzione di occuparsi dell’area savonese, della sua crisi e di come sostenere e sfruttare le sue potenzialità. Non sarebbe giusto, come sostiene il presidente Toti, a seguito dell’incontro con il ministro Calenda affrontare solo singole crisi. Piaggio e Bonmbardier sono vicende a sé. Tirreno Power non è una vertenza qualsiasi per come si è sviluppata e per i suoi esiti”. La Giacobbe ha proseguito: “Da soli non ce la facciamo, questo è il punto. E non possiamo aspettare per dare una risposta di reddito a chi ha perso il lavoro e non lo trova”.

Informazioni sull'autore del post